Il Prodotto
Siamo impegnati a sostenere standard elevati in termini di qualità, e a livello sociale e ambientale. Ad esempio, abbiamo insistito a lungo per ampliare la definizione del Kimberley Process dei diamanti provenienti da “zone non interessate dai conflitti” al fine di proteggere i diritti umani e l’ambiente. Durante il processo di approvvigionamento dei nostri diamanti, ci spingiamo ben oltre i requisiti stabiliti dal Kimberley Process esigendo di più dai nostri fornitori anche attraverso il nostro Diamond Source Warranty Protocol.
Manteniamo i nostri standard elevati anche grazie ad un approccio all’avanguardia per la tracciabilità dei diamanti. Per la maggior parte dei nostri diamanti grezzi ci riforniamo da cinque Paesi: Botswana, Canada, Namibia, Russia e Sudafrica. Nel 2020 siamo riusciti a garantire al 100%* la tracciabilità dei nostri diamanti grezzi provenienti da miniere conosciute o fornitori responsabili con un numero limitato di miniere conosciute. Per continuare a garantire un approvvigionamento responsabile, siamo in grado di fornire informazioni sulla provenienza, regione o Paese di origine, di ogni diamante approvvigionato di recente e registrato singolarmente (di 0,18 carati e oltre), che abbiamo incastonato. Nel 2020, Tiffany & Co. ha avviato il Diamond Craft Journey, diventando la prima Maison di gioielli a livello globale a divulgare i Paesi in cui vengono lavorate le pietre. Questa iniziativa ci consente di comunicare ai nostri clienti dove è stato tagliato, lucidato, classificato e montato ciascun diamante, ed essere all’avanguardia nella tracciabilità e nella trasparenza dei diamanti.
Come leader nella tracciabilità dei diamanti, non ci limitiamo a rispettare gli standard del settore, ma vogliamo essere un esempio da seguire. Nel corso degli ultimi 15 anni, abbiamo implementato una strategia che ci permette di ottenere un valido processo della catena di custodia per i nostri diamanti, in parte grazie a una diretta supervisione dei nostri laboratori di taglio e lucidatura.
Riteniamo che le nostre pratiche di approvvigionamento responsabili possano contribuire a promuovere la salvaguardia dei diritti umani, pratiche lavorative eque e sicure, protezione dell’ambiente e condotta aziendale etica. Riteniamo inoltre che tali pratiche possano contribuire a creare opportunità di crescita economica per le comunità coinvolte nella filiera dei diamanti.
*Si veda la Relazione dei Revisori Indipendenti
Dal 2005 applichiamo delle pratiche all’avanguardia nel settore, come i criteri delle regole principali della campagna No Dirty Gold di Earthworks per un’estrazione responsabile dell’oro a livello sociale e ambientale. Abbiamo inoltre dei protocolli dettagliati sui minerali provenienti da aree di conflitto per ridurre al minimo i potenziali finanziamenti di conflitti armati e le violazioni dei diritti umani attraverso l’acquisto dell’oro da parte nostra.
*Si veda la Relazione dei Revisori Indipendenti
Tiffany ha adottato protocolli rigorosi per l’approvvigionamento delle circa 60 varietà di gemme di colore utilizzate nei propri gioielli e sta contribuendo a definire degli standard di settore che tengano conto delle realtà della catena di approvvigionamento, nell’intento di cercare di aumentare la trasparenza e la tracciabilità. Nel 2021 abbiamo creato un Protocollo di garanzia di origine delle gemme di colore e delle perle che guida il nostro lavoro con i fornitori in modo da poter continuare a far avanzare la tracciabilità e impegnarci nelle principali regioni di approvvigionamento per migliorare l’impatto sociale e ambientale. In alcuni Paesi in cui abbiamo dei seri dubbi a livello di trasparenza e di tutela dei diritti umani, abbiamo deciso di non approvvigionarci di pietre pregiate: tali pietre includono i lapislazzuli dall’Afghanistan e i rubini dal Myanmar.
Tiffany collabora anche alla definizione degli standard e condivide le migliori pratiche per la promozione di una filiera responsabile di approvvigionamento delle gemme di colore. Nel 2015 abbiamo unito le forze con altre Maison nel settore dei gioielli e delle gemme di colore per formare il Tavolo di lavoro delle gemme di colore. Nel 2021 questo gruppo ha istituito la Community Platform per gemme di colore e gioielli, una risorsa online per le parti interessate lungo tutta la filiera per condividere conoscenze, strumenti di due diligence, materiali per la formazione e altre risorse nel tentativo di creare un settore più trasparente e sostenibile. Inoltre, mediante collaborazioni di settore e azioni filantropiche, insieme alla Fondazione Tiffany & Co. supporta le parti interessate, dai minatori e commercianti agli artigiani che tagliano e lavorano le gemme, per aiutare il settore delle gemme di colore a contribuire ad offrire una vita sostenibile alle persone che vivono di questo lavoro.
Valutiamo attentamente il modo in cui i materiali vengono acquistati e lavorati, prestando un’attenzione particolare alle specie viventi. Seguiamo gli orientamenti sulla sostenibilità delle specie, anche per i nostri pellami, della Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (International Union for Conservation of Nature, IUCN) e delle Appendici della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione (Convention on International Trade in Endangered Species, CITES). Nei nostri prodotti non utilizziamo determinati materiali, tra cui il corallo e l’avorio, perché riteniamo che non possano essere approvvigionati in modo responsabile. Adottiamo tale approccio al di là dei nostri prodotti assumendo una posizione chiara sulla protezione delle specie, in casi selezionati, e sostenendo gli sforzi per la loro conservazione tramite la filantropia strategica.
Come azienda, Tiffany ha instaurato rapporti di lunga durata con molti dei suoi fornitori aiutando ad assicurare l’approvvigionamento di materiali dai fornitori che si allineano ai valori e alle politiche dell’azienda e acquista la maggior parte dei metalli direttamente da miniere che conosce e da fonti riciclate. Inoltre, Tiffany estrae la maggior parte dei suoi diamanti come diamanti grezzi, direttamente da miniere o da fornitori con un numero limitato di miniere conosciute.
Al fine di promuovere un cambiamento che vada al di là della nostra attività operativa, collaboriamo con i nostri fornitori, con i nostri dipendenti, con il settore in generale, con le organizzazioni non governative (ONG) e altri stakeholder per creare un cambiamento positivo e per fornire la nostra competenza tramite iniziative multilaterali volte a promuovere un’estrazione più responsabile. A tal fine, abbiamo contribuito al lancio dell’Iniziativa per l’assicurazione dell’estrazione responsabile (IRMA) nel 2006. Inoltre, siamo stati la prima Maison di gioielli ad applicare le regole principali della campagna No Dirty Gold di Earthworks sempre nel 2005 e, nello stesso anno, siamo diventati uno dei soci fondatori del Responsible Jewellery Council.
In modo complementare alle pratiche seguite nella nostra catena di approvvigionamento, la Fondazione Tiffany & Co. ha inoltre erogato sovvenzioni per circa sei milioni di dollari ad organizzazioni, volte alla creazione di norme e sistemi di certificazione affidabili per promuovere pratiche responsabili nel settore estrattivo artigianale e su scala ridotta per oro, diamanti e gemme di colore.
Nell’ambito della nostra azienda, ci sforziamo di proteggere i diritti umani. Abbiamo elaborato una nuova Politica sui diritti umani che si basa su politiche Tiffany & Co. esistenti e si declina in una visione unificata per il nostro approccio alla gestione e alla promozione dei diritti umani per tutti. La nostra politica è in linea con i Principi guida delle Nazioni Unite sulle imprese e sui diritti umani e altre leggi e norme internazionali. Questo approccio contempla pratiche di approvvigionamento responsabili e altri requisiti stabiliti nel Codice di Condotta dei Fornitori di Tiffany & Co., nel nostro programma relativo ai minerali provenienti da aree di conflitto e molti altri presidi.
Al di là della nostra attività, la collaborazione è uno dei nostri strumenti più efficaci nella creazione di un settore estrattivo più responsabile. Per esempio, abbiamo contribuito al lancio dell’Iniziativa per la Garanzia di un’Estrazione Responsabile (IRMA) nel 2006 e continuiamo ad esortare il settore dei diamanti ad ampliare la definizione del Kimberley Process di diamanti provenienti da “zone non interessate dai conflitti” per proteggere i diritti umani nel miglior modo possibile. Per la seconda volta, in riconoscimento dei nostri sforzi, siamo orgogliosi di aver ottenuto una classifica “Strong” per le nostre pratiche di approvvigionamento responsabile da Human Rights Watch nel suo rapporto 2020 “Sparkling Jewels, Opaque Supply Chains”, l’unico gioielliere di lusso ad aver ricevuto questo riconoscimento.
Il nostro fondatore, Charles Lewis Tiffany, pose le basi di questo modo di lavorare nel 1848, quando l’azienda assunse esperti artigiani per realizzare i nostri gioielli internamente, presso un laboratorio situato sopra il negozio di Broadway a New York. Entro la fine del 1800, Tiffany aveva assunto anche mastri argentieri e creato laboratori per il taglio e la lavorazione dei diamanti; consentendoci successivamente di mantenere i nostri standard di alta qualità in tutto il processo di produzione.
Oggi abbiamo quasi 1.500 artigiani interni. Oggi realizziamo circa il 60% dei nostri gioielli nelle strutture Tiffany a New York, nel Kentucky e a Rhode Island, mentre i gioielli sono lucidati e montati nella Repubblica Dominicana. Inoltre, nel corso degli ultimi anni, una media di circa il 75% (per volume) dei diamanti lavorati nei gioielli dell’azienda pari e superiori a 0,18 carati e registrati singolarmente sono stati ricavati da diamanti grezzi acquistati dall’azienda. Siamo inoltre orgogliosi del Diamond Craft Journey da condividere con i nostri clienti, che ci consente di rendere noto il Paese in cui ciascun diamante è stato tagliato, lucidato, classificato e incastonato. Questo tipo di trasparenza all’avanguardia dimostra la cura che dedichiamo alla gestione dei nostri gioielli, dall’approvvigionamento alla produzione.
Ci sforziamo inoltre di contribuire in modo positivo alle comunità e alle economie locali in cui operiamo creando posti di lavoro, formando e promuovendo i lavoratori e fissando un salario equo per una vita dignitosa per i dipendenti dei nostri stabilimenti nei Paesi in via di sviluppo. Gestendo i nostri laboratori di taglio e lucidatura e gli impianti di produzione di gioielli, siamo anche in grado di garantire che i nostri gioielli siano realizzati in un ambiente di lavoro sicuro e sano.
Il nostro programma di approvvigionamento responsabile estende tale filosofia a tutta la nostra filiera. Attraverso il Social and Environmental Accountability Program, che ci aiuta a sostenere le nostre aspettative con i nostri fornitori, lavoriamo insieme ai nostri fornitori principali per aiutarli a migliorare la gestione, il rispetto e la tutela dei diritti umani e del lavoro, e anche dell’ambiente.
Per quanto riguarda i diamanti melée, Tiffany ha adottato un’ulteriore misura: ha richiesto ai fornitori di interrompere l’acquisto di pietre grezze russe per conto di Tiffany e di separare d’ora in avanti i diamanti melée russi dai non russi.